The Blind Side è una pellicola del 2009 che in italia è stata distribuita solamente in DVD e sulle reti Mediaset (pay e free), nonostante sia valsa a Sandra Bullock l'Oscar come migliore attrice protagonista nel 2010 ed abbia guadagnato circa trecento milioni di $ al box office americano. Misteri della Warner Bros Italia.
La pellicola è un dramma semibiografico che racconta la difficile adolescenza di Michael Oher, monumentale giocatore di football americano professionista (per i Baltimore Ravens) afroamericano. La storia, vera, racconta di come una ricca famiglia WASP americana accolga in casa come un figlio Michael, che viveva senza una casa e senza una famiglia ai margini della società, e lo aiuti a formarsi un'istruzione scolastica di livello, prima ancora che una carriera sportiva.
Un tipico film di riscatto sociale, col diseredato di turno che (con un po' di aiuto e svariate migliaia di $ della sua famiglia adottiva) riesce ad uscire dal ghetto in cui numerosissimi suoi coetanei sono destinati ad una vita senza futuro, ed a raggiungere felicità e rispettabilità. Il sogno americano, insomma.
La pellicola si spreca in buoni sentimenti, e spesso cade in pericolose rappresentazioni della società in temini di clichè razziali assoluti e manicheisti, coi neri poveri, tutti ladri, drogati, rapinatori violenti ed i bianchi ricchi, superficiali, egoisti, razzisti. Come se nella società a stelle e strisce non ci possano essere un bianco che spaccia crack, e un commercialista nero col SUV.
Cionostante la pellicola è ben girata, bene interpretata da tutto il cast, e risulta molto piacevole se vi piace il genere sport-drama. Il film ci racconta la vita di Oher dai diciassette anni, all'ingresso (con immensa difficoltà) in una prestigiosa scuola privata, fino all'approdo nel football universitario di alto livello, l'anticamera del professionismo strapagato. Il tutto condito dalla graduale integrazione in quella che diventerà la sua nuova famiglia (bianca) a tutti gli effetti.
La pellicola è inoltre straordinariamente ricca di marchi e product placement. Si va dalle numerose squadre di football americano, professionistiche (
Washington Redskins,
NY Giants,
Baltimore Ravens) ed universitarie (
Ole Miss,
Tennessee,
Arkansas,
Clemson,
Louisiana State University) rappresentate nel film; ai più classici prodotti di uso comune. In questo senso, svetta su tutti assolutamente
Pepsi-Cola. Lungo tutta la pellicola, ogni qualvolta qualcuno si trovi in un luogo adibito a convivialità o ristorazione (sia esso lo stadio del football, la palestra di pallavolo o la mensa scolastica) fa magicamente la sua comparsa un bicchierone di carta di Pepsi alla spina. Il tutto ha il suo culmine quando Pepsi-Cola appare anche allo stadio della high school sotto forma di tabellone pubblicitario.
Restando sul versante strettamente sportivo della pellicola, salta immediatamente agli occhi che tutte le divise delle squadre di football liceali del film siano di
Under Armour, così come i caschi da football by
Schutt.
La nuova mamma adottiva di Michael guida poi una berlina
BMW, sfoggia orgogliosamente una borsa di
Gucci, e ci regala un naming placement di
Chanel. L'altra autovettura di famiglia ci è invece parsa un
SUV Toyota, anche se è decisamente meno protagonista della BMW di mamma Bullock.
Sean, il nuovo e pestifero fratellino di Michael, indossa scarpe
Nike e filma gli allenamenti del fratellone con una videocamera
JVC. Mentre i coach delle università che vanno a valutare Michael come futuro prospetto per i loro programmi sportivi sfoggiano cellulari
Motorola. Invece vediamo che in casa della famiglia Tuohy fa bella mostra di se un telefono
VTech. Nel comparto tecnologico, si segnalano inoltre i marchi:
Dell (schermi per PC),
Windows e
Intel.
Non abbiamo invece trovato riscontri reali (perlomeno su scala nazionale) per il ristorante di lusso Shed ed il negozio di libri e musica Border che appaiono nella pellicola
Michael Oher ha vinto la sua scommessa con la vita e lo sport nonostante partisse da svantaggiato, dal punto più basso della società. E questo The Blind Side vince a sua volta la sfida in termini di product placement efficacemente inseriti.