Fra i film in concorso quest'anno al Neuchatel International Fantastic Film Festival anche il film Swiss Army Man
Partendo dal fatto che Neutchatel, anche per questa edizione, ha dimostrato di essere uno dei festival migliori per la scelta delle sezioni e dei film al loro interno (fra tutti Ultra Movie), bisogna dire che le più grosse delusioni sono state proprio le pellicole in concorso, alcune delle quali decisamente sotto la media del livello complessivo. Poche le pellicole meritevoli che ovviamente non hanno vinto, così come per altri festival, visto che i giudizi della nostra redazione sono sempre in disaccordo con i risultati finali che siano di giurie popolari o no.
Ecco Swiss Arm Man rappresenta in pieno questo tipo di film. Hank è un uomo è disperato su di un isola deserta. Un giorno, mentre sta tentando il suicidio, trova un cadavere di un uomo (Daniel - Harry Potter - Radcliffe) sulla spiaggia. Deluso di non aver trovato un nuovo compagno, si accorge presto che questo può essere usato nei più svariati modi e quindi lo adotta come una sorta di evoluzione del pallone di Cast Away: un Wilson 2.0.
Hank se lo porta così in spalla nelle sue avventure scoprendo man mano le potenzialità della sua mano o di un piede a anche dell'attrezzo. Basti pensare che grazie alle scoregge, il cadavere viene tranquillamente utilizzato come moto d'acqua per passare da un'isola all'altra.
Geniale, certo. Demenziale, assolutamente si, ma non abbastanza per superare e fare incetta di premi rispetto a altri film fra cui lo spettacolare Detour di Christopher Smith o il nostro Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti.
Non vi diremo il finale che è altrettanto delirante, ma solo il product placement semisconosciuto e fatto di marche alcune delle quali inventate. Ma tanto vale il coltello svizzero e quindi gransde successo della Victorinox