In occasione dell’uscita del numero zero della nuova versione di Dy’s Chronicles fra poche ore consultabile e scaricabile qui alcuni aggiornamenti: uno per sezione Far East
Film ben strano e inconcludente ma decisamente interessante per come è girato e per l’atmosfera che riesce a creare.
L’esordiente thailandese Prabda Yoon gira questo suo Motel Mist con lunghi piani fissi, una fotografia con luce al neon (che la presentazione nel catalogo dell’ASIAN FILM FESTIVAL 2016 di Carpi apparenta alle ultime opere di Refn) e un immaginario sadopop che scivola a tratti nel kitsch.
In un Motel appartato arrivano due auto, in una vi sono Sopol, un vecchio perverso, e la giovane prostituta Laila, nell’altra quello che sapremo dall’onnipresente notiziario tv essere una star del cinema da bambino ora apparentemente scomparso (e in realtà in cerca di rifugio nel motel dove assolutamente vuole la stanza n. 5). Lo scarno gruppo di personaggi del film si completa con il gestore dell’albergo (facilmente corruttibile e complice di Sopol per cui riprende le sedute sessuali tramite un buco nella parete) e con l’arrivo di un’amica della prostituta apparentemente in rinforzo sessuale per soddisfare Sopol.
Nelle stanze occupate dai suddetti soggetti avvengono cose bizzarre, in quella di Sopol questi scatena la propria perversione iniziando giochi sessuali violenti, mentre l’ex star televisiva, nell’altra, si rivela un folle alla ricerca di un contatto con gli extraterrestri. Le trame parallele avanzano fino al delirante finale in cui si intrecciano inesorabilmente…
Il film vuol essere una meditazione sulla deriva dell’umanità, in particolare dello spaesamento dei giovani sempre più lontani dalla realtà, mediatizzati e fagocitati dalle immagini e dalla tecnologia invasiva (telefonini, tv) e costretti per evitare lo sfruttamento e il fallimento a cercare una via d’uscita nella fantasia e in altri mondi reali o fittizi che siano. Forse una pace la troveranno in un mondo alieno dove le immagini saranno azzerate in un fruscio da vecchia tv mal sintonizzata.
Il film, ripeto, ha un suo fascino soprattutto visivo e Yoon probabilmente le capacità per sviluppare un suo cinema personale, cosa che avverrà quando riuscirà a scrivere una sceneggiatura più compiuta.
A parte una MERCEDES che non ha grande rilievo, il film concentra il product placement sui protagonisti tecnologici, i telefonini (I-PHONE) e i media (canale televisivo TNN su televisore TCL)