Mosca 36 aprile 1988, a due anni e un minuto dall'incidente di Chernobyl, si impicca Valerij Alekseevi? Legasov, l'ex direttore dell'istituro Kurcatov di energia atomica.
Legasov fu quello che fu incaricato di accompagnare il vicepresidente del consiglio dei ministri del'URSS Boris Jevdokimovi? Š?erbina, a cercare di risolvere lil disastro, quello che riuscì a scoprire tutte le vere cause del disastro e quello che prima di morire le fece conoscere al mondo.
Comincia così la bella fiction HBO/SKY in cinque puntate appena terminata su Sky Atlantic che si è rivelata la serie più vista in Europa e che ripercorre tutte le fasi dell'incidente, del tentativo quasi impossibile di spegnere la centrale e l'indagine sulle colpe nonostante i numerosi tentativi di insabbiamento.
Oltre alla messa in scena precisa che racconta nei minimi particolari cercando di svelare al grande pubblico uno dei più grandi disastri mondiali di tutti i tempi, quello che colpisce è anche la somiglianza impressionanti di tutti i protagonisti che, come sempre in questi casi vengono mostrati sui titoli di coda del film quando si racconta la fine che hanno fatto.
In pratica un'ottimo prodotto storico, oltre che una grande fiction televisiva. Nullo ovviamente il product placement per i quale le uniche marche individuate sono quella dei giornali occidentali letti con preocupazione da Gorbaciov come il New York e il Los Angeles Times, il Die Welt e il Daily Telegraph, le auto Gaz, RAF e Zil.