Presentato al Far East Film Festival di Udine The City of Betrayal narra le vicende amorose di due anime in pena nel Giappone dei social network.
Partendo dalla sua omonima opera teatrale (e il film nelle sue lungaggini, nei suoi tempi e nei dialoghi è molto teatrale), il regista Miura Daisuke racconta la storia d’amore fra una casalinga quarantenne insoddisfatta e un ventenne disoccupato e fancazzista che si cercano su una chat di incontri e si incontrano alla stazione.
È un vero peccato non conoscere il giapponese per catalogare nel product placement la chat protagonista assoluta che abbiamo cercato ma, al momento, senza nessun esito positivo.
I due ovviamente si sono mentiti su tutto, dall’età allo stato civile (lui si fa mantenere dalla ragazza, lei è sposata), fino alla professione.
Quando si incontrano tutto viene a galla, anche se, dopo un iniziale imbarazzo I due finiscono comunque per scopare e diventano amanti.
Ovviamente questo comporta non pochi problemi.
Un tema e uno sviluppo ormai visto rivisto e stravisto in quasi tutte le filmografie mondiali, che il regista non giudica ma, contemporaneamete, neanche riesce a far decollare.
Fra I (pochi) peggiori film di un ottimo festival.
Fra I product placement presenti Nike, Konami Sport, Converse e incredibilmente De Longhi fra le attrezzature da cucina della Desperate Housewife.