Sam Bloom, un creatore di miniature, dopo la morte del fratello avvenuta nel di un incidente, ha un vuoto di memoria che lo fa diventare matto. Viene però a sapere che un'importante scienziato sta creando una macchina in grado di registrare la memoria estraendo anche ricordi passati o perduti.
Lui va ad una sua conferenza per cercare di capire meglio ma, di notte, dopo la conferenza lo scienziato viene ucciso.
A questo punto Sam si presenta dalla vedova con una bottiglia di whisky (bel product placement) e riesce così ad impossessarsi della macchina e dei ricordi del professore per cercare cosa è successo e anche gli ultimi momenti della vita di suo fratello.
Presentato alla sezione neon del Trieste Science+Fiction di quest'anno, il film si basa su una buona idea ma si dilunga troppo, non solo per le immagini dei ricordi ovviamente ridondanti per poter ricostruire il mistero ma soprattutto per le lungaggini dei dialoghi dei vari protagonisti che cercano di dare validità scientifica all'idea di base.
Anche il placement risulta poco significativo e a parte la scena del whisky poco rimane impresso