Torna Guiraudie dopo la geniale commedia L'innamorato, l'arabo e la passeggiatrice, visto lo scorso anno a Torino e, purtroppo, non molto considerato in Italia (non sapete quel che vi perdete come si dice...), e per la prima volta un suo film viene presentato al Neuchatel Fantastic Film Festival. Anche con questa sua ultima opera la sua ironia e irrevernza queer colpisce positivamente lo spettatore predisposto (e allontana chi invece non ne sopporta il gioco ironico tra sesso, situazioni surreali e "realismo" di paese).

La presenza di Misericorde al NIFFF 2024 è dovuta alla presenza, nella trama, di un omicidio che lo fa diventare film di genere, ma Guiraudie i generi li mischia, li frulla, li sopravanza. Atmosfera da giallo chabroliano trasformata in commedia sfrontata con un personaggio da Teorema di Pasolini trattato con l'umorismo "scandaloso" di Citti.

Muore un panettiere in un paesino della provincia francese e per l'occasione torna, dopo 10 anni di assenza, un ex-garzone (e amante) dell'uomo. La presenza del "figliol prodigo" è destabilizzante per il figlio del panettiere e vecchio amico fraterno, è lui l'unico a capire il "pericolo" della sua presenza. Infatti Jeremie, nome del protagonista, è amato da tutti, dalla madre, dal migliore amico, dinanco dal prete del paese. E per amato intendo che tutti vorrebbero far sesso con lui. Nessuno lo vorrebbe lì, ma tutti non vogliono che se ne vada tranne, appunto, l'ex-amico che farà una brutta fine per questo.

Il resto non si può raccontare, bisogna vederlo sapendo che non di normale commedia si tratta, ma se vi lasciate prendere dalle dinamiche create da Guiraudie ne avrete gran godimento.

Poco product placement, Elephant beer, Martini, Nissan e una marca di Pastis.

Voto Barbacini 7,5. Voto Corti 8.