Esistono dei fatti inspiegabili in alcuni festival che vanno di solito dalle scelte dei film in concorso ai voti delle giurie. Quello che più non torna in uno dei nostri festival preferiti (e uno dei pochi in cui, come quest'anno, siamo d'accordo con la giuria) è la divisione delle sezioni.
Da qualche anno Neutchatel ha deciso di aggiungere giustamente alle varie sezioni quella dedicata al cinema asiatico. Quello che non si capisce è il motivo di farne sconfinare alcuni sulle altre sezioni.
Ok per quelli in concorso come Kasane, giustissimi gli ultramovies come per il geniale One Cut of the Dead, ok per quella per i più piccoli con Super Grand e la sezione a parte per i corti, ma perchè piazzare questo Monster Hunt 2 nella sezione Films of the Third Kind, sezione dedicata a film strani ed originali provenienti da tutti quegli angoli del mondo che non hanno una loro sezione ufficiale (per l'Italia c'era Ammore e Malavita dei Manetti Bros), soprattutto perchè Monster Hunt 2 può essere tutto tranne che originale.
Seguito del primo Monster Hunt che già non ci aveva entusiasmato, in questo film continuamo a seguire le vicende del piccolo Wuba e della lotta fra umani e mostri o meglio umani e mostri buoni e mostri cattivi. Effetti speciali, scene spettacolari d'azione, buoni sentimenti e lungaggini varie.
Campione d'incassi in patria, cast stellare, citazioni da E.T. e Indiana Jones classiche e nessun product placement.
Se hai passato i 5 anni puoi lasciar perdere.