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CINEMA
16 Luglio 2024 - 15:11

ALL'HOTEL SI MANGIA CAVIALE CALVISIUS

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The Palace (Roman Polanski, ITA-POL, 2023)
ALL'HOTEL SI MANGIA CAVIALE CALVISIUS

Sono pochi coloro, tra i critici, che non hanno massacrato l’ultimo film di Roman Polanski The Palace dichiarando che il regista è irriconoscibile e che il film è al massimo un cinepanettone dei Vanzina-Parenti che potrebbe intitolarsi Vacanze di Natale in Svizzera e in effetti l’impronta che la produzione italiana di Luca Barbareschi (che si ritaglia il ruolo di un regista porno in declino che ha abbandonato la professione) sembra essere quella, una commedia all’italiana che esagera (neanche tanto) i vizi, le cafonate e la prepotenza dei “nuovi ricchi”, creando personaggi grotteschi e ridicoli in vacanza in un hotel in Svizzera per gente danarosa.

Quindi la diatriba critica sarebbe sempre quella, la stessa fatta ai Vanzina & Co., umorismo di bassa lega indegno di un cinema di serie A oppure osservatorio acuto di un periodo storico? Infatti si trova spesso tra i giovani critici chi rivaluta in questo senso i successi dei cinepanettoni e anche ultimamente, ad esempio, sono molti quelli che trovano interessante la rappresentazione Grosziana de I soliti idioti 3 in cui certo l’umorismo non è raffinato. Proprio la ferocia delle maschere di questo film mi ricorda quello delle maschere del film di Polanski, maschere per lo più create volontariamente da chi se le è fatte modellare sotto i ferri di qualche chirurgo (vi è anche un personaggio di chirurgo estetico nel film costretto ad esaminare feci puzzolenti e con vermi di un cagnolino) come quella di Mickey Rourke o quella di Sidney Rome (che almeno fa autoironia) o quella più “naturale” di John Cleese da vecchio babbeo infoiato che ci lascia le penne facendo sesso con la moglie ventiduenne sovrappeso.

A mio parere The palace è sicuramente un film non particolarmente riuscito ma non peggio di tanti altri e non è vero, ad esempio, che non ci siano frecciate “socialmente” azzeccate, come quelle che riguardano i “poveri” gestori dell’hotel che devono ridursi a soddisfare tutte le richieste assurde dei ricchi che pensano di poter tutto per riuscire a portare a casa quattro soldi di stipendio e buone mance (mettere zolle di terreno in bagno perché il cagnolino di Fanny Ardant altrimenti non defeca, recuperare un lenzuolo pieni di merda, accettare la presenza di un pinguino che Cleese regala alla moglie, far sesso con una decrepita riccona, riaprire una vecchia cassaforte per nascondere denaro di dubbia provenienza, far arrivare caviale a badilate, tenere segreta la morte del ricco Cleese fino a mezzanotte se no la giovane moglie non può ereditare ecc…) oppure il preoccupantemente divertente recupero del passaggio televisivo russo di consegne da Eltsin e Putin con il giovane statista che dichiara di difendere la libertà di opinione e di espressione (!).

Non trovo neppure del tutto esatto che nel film non vi sia traccia dei precedenti film di Polanski e Skolimowski (cosceneggiatore del film) dato che la tradizione del cinema comico-grottesco è stato da loro frequentato in passato e, se qualitativamente lo si trova migliore di questa ultima opera, non si può dire che gli scopi fossero diversi, ovvero quelli di dare uno sguardo strampalato su un mondo completamente assurdo come quello del socialismo reale, semplicemente in The Palace lo sguardo si posa su una realtà diversa e non molto meno assurda.

Il fatto che sia ambientato nell’anno 2000 quando tutti si aspettavano il grande bug e la fine del mondo sembra volerci dire che, in effetti, anche se non quella che tutti si aspettavano, questa è realmente arrivata. Ci meritiamo l’estinzione sembrano volerci dire Polanski-Skolimowski evidentemente disillusi da una società ormai totalmente in deragliamento. (voto 6-)

Il caviale Calvisius e Fendi (entrambi ringraziati nei titoli di coda), product placement da “ricchi”.

STEFANO BARBACINI

The Palace

Regia: Roman Polanski
Produzione: Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 12/12/2023
Cast:
Sidney Rome
Brand:
Bollinger

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