Kyung Min è una bancaria ossessionata dal suo lavoro e dai problemi con clienti e superiori. Come non bastasse vive da sola in un appartamento con tanto di serratura elettronica che dovrebbe essere sicurissima ma, ad un certo punto, è quasi convinta che ci sia qualcun'altro in quell'appartamento. Da qui comincia una discesa nel terrore che, dopo alcuni giorni, culmina con il ritrovamento di un cadavere all'interno della sua stanza.
Da questo momento, oltre che ad essere vittima di un omicida risulta anche essere la prima indiziata.
Nonostante siamo da anni orfani dell'horror day al Far East Film Festival di Udine, la quantità di pellicole horror/thriller di quest'anno è stata notevole e di buona qualità.
Fra queste Door Lock non delude in quanto tensione pur giocando sul terreno ormai straconosciuto dei corridoi e degli appartamenti claustrofobici tanto cari al cinema orientale. Un film quasi normale per per un regista che aveva fatto cose decisamente più strampalate con My Ordinary Love Story e Attack of the Pin-Up Boys, ma comunque non male.
Tralasciando il placement canonico colpisce quello della serratura a combinazione: Milre Systek. Praticamente un product placement inutile.