Fra i film in concorso al Trieste Science Fiction di quest anno anche Kill Command.    

Futuro. Un gruppo di marines viene inviato su un'isola dove da tempo si sono perse le comunicazioni, per testare dei nuovi prototipi.

Con loro c’è Mills una marine tecnico specializzato che ha una mente interfacciata con i computer.

Arrivati sull’isola incontrano, fra foreste prima e poi nei resti di una città distrutta, dei superobots che cominciano a attaccarli senza un motivo apparente. In realtà il motivo, come in tutti i film del genere, c’è.

Purtroppo c’è anche tutto il resto perché alla fine Kill Command risulta essere il classico film videogioco che gusterei meglio se potessi comandarlo dalla consolle della mia Playstation.

Vero, ad un certo punto escono, anche in questo caso, ci sono i buoni sentimenti, ma non abbastanza per elevare il film a originale o capolavoro. Solo per conservarlo nello scaffale film fantavideogioco.

Unico placement presente, se così si può chiamare una probabile BMW e una probabile Lupo della Volkswagen andate a fuoco che servono ai marines per nascondersi fra le rovine della città.