Cosa ci fa una bella nipponica in un inquietante e sensuale impermeabile verde, per le vie di Tokyo, a dipingere ovunque la linea continua di separazione delle corsie stadali?
Semplice: sta segnalando agli alieni dove posizionare un enorme bicchiere di vetro per potere infettare tutti i residenti di quella porzione della città.
Così tutti i protagonisti del film che stavono svolgendo le loro azioni normali (se si possono definire normali le abitudini dei giapponesi protagonisti di un film di Ishii, Sono o Nishimura) iniziano a trasformarsi in macchine mutanti assetate di sangue.
Per chi ama il regista di Tokyo Gore Police, giusto per citare un titolo, sa che è quasi impossibile raccontare una trama fatta di mutazioni alla Tetsuo, tette che sparano, mutanti mostruosi, stripper, samurai e sangue a ettolitri.
Non fra i suoi migliori ma decisamente delirante (e per questo fra gli ulta movie del Neuchatel International Fantastic Film Festival) e assolutamente da vedere.
In quest'orgia splatter spuntano come product placement anche Coca-Cola, Pepsi e 7UP