Noboru Yoshioka è un detective della polizia di Tokyo che sta indagando su una serie di omicidi che hanno come vittime delle persone che vengono fatte annegare.

Il tutto parte con una giovane donna vestita di rosso affogata in una pozzanghera. Ci sono però alcune cose che non tornano: la prima è che la donna è stata affogata con acqua salata, la seconda è che tutti gli indizi (da un bottone trovato alle impronte digitali) portano alla concluzione che Noburo sia l'assassino.

Qualcosa non torna e ne parla a casa con la sua ragazza e, dopo un terremoto le compare una donna fantasma vestita di rosso. Lui crede che sia il fantasma della donna assassinata, in realtà lei era stata assassinata anni prima, vive in un manicomio abbandonato sulla riva di un fiume dal quale guarda la gente passare sul traghetto così che le persone che la vedono vadano a casa ad affogare una persona a loro vicina.

Se Kiyoshi Kurosawa di solito si limita ad osservare ma non a spiegare, in questo film il fantasma spiega anche troppo in un film che si può raccontare fino a qui per non incorrere in spoiler.

Non fra i migliori film di Kurosawa ma comunque un buon J-horror che mantiene molto lo stile del regista.

Poco il product placement, fra questi Asahi e Marlboro.