Fra i 4 film portati quest'anno dall'ospite d'onore Takashi Miike al Neuchatel International Fantastic Film Festival (se si esclude Yatterman già visto e rivisto e presente della sezione Rions dans l'espace) tutti ispirati a manga JoJo no kimyo na boken: Daiyamondo wa kudakenai - dai-issho, che doveva essere il più "blockbusteroso" tra Blade of the immortal e The Mole Song: Hong Kong Capriccio è risultato invece il più deludente.
D'altronde Takashi Miike ci ha abituato ad opere visionarie che sfiorano il capolavoro a opere pop che mescolano manga, culture e citazioni che risultano più deludenti così come era successo all'apertura del festival di qualche anno fa con Ace attorney
In questo caso il film dovrebbe essere il primo di una serie (così come era il manga da cui è tratto) che si concentra sul primo dei componenti della famiglia Joestar, dove ogni componente ha dei superpoteri, che va al liceo vestito molto elegantemente con un bananone assurdo, amato dalle donne e che deve combattere le sue battaglie con le forze del male.
Detto così è il personaggio ideale per questa tipologia di film del maestro giapponese e non vi staremo a raccontare le due ore abbastanza noiosette fatte di battaglie contro demoni acqua e altri miracoli ne delle innumerevoli citazioni, ma solo del product placement anche in questo caso sovrabbondante con menzioni per LG, btwin e una trattoria Trussardi.