Dalla Universal (da sempre amante di mostri e living dead) nel 2004 ecco arrivare sugli schermi Shaun of the Dead (in Italia L'alba dei morti dementi) un film geniale (amato da
Tarantino al punto che Edgar Wright, il regista, successivamente collaborerà anche con lui) sugli zombi. La trama è semplice e banale al punto che potrebbe essere un terzo punto di vista (insieme a
Diary of the dead) del primo giorno del contagio, quello di
The Night of the Living Dead, per intenderci. Shaun, un commesso di un magazzino di elettronica con problemi con migliore amico, con il coinquilino e la sua fidanzata, che una delle solite mattine esce di casa mentre giornali e radio annunciano problemi della NASA con una sonda che sarebbe dovuta tornare sulla terra (
ricorda niente?). Così lui prosegue la sua giornata talmente monotona da non accorgersi che intorno a lui sta succedendo qualcosa che non torna. così i servizi mandati dai telegiornali dai televisori del suo reparto vengono presi come normali scene di guerriglia urbana, le aggressioni per strada come scippi e gli zombi scansati come barboni. Il tutto finché la situazione non sarà completamente degenerata da costringerlo a diventare un eroe, salvare madre e fidanzata e rifugiarsi al Winchester, il suo pub preferito a bersi una birra e aspettare che tutto finisca. Film geniale nel quale le citazioni e product placement si sprecano. Nella foto i vari giornali come The Sun o the Daily Star o The Daily Mirror che sparano le varie ipotesi sull'epidemia