Ambientato tra giovani atleti dell’atletica leggera francese, Des epaules solides, presentato al Bergamo Film Meeting 2023 per la personale di Ursula Meier, vede protagonista la bravissima Louise Szpindel che interpreta Sabine, una ragazza disposta a tutto per riuscire a diventare una star della corsa. Per ora la sua specialità sono i 400 metri ma punta a passare a distanze più lunghe perché le permetterebbe di uscire dalle corsie e andare a lottare corpo a corpo con le avversarie. Questo desiderio di lottare, di superare se stessa, di arrivare all’obbiettivo sacrificando il proprio corpo e i rapporti interpersonali (entra in conflitto con l’allenatore, Jean-Francois Stevenin, perché vuol fare di testa sua, con la madre che non ne capisce l’ossessione, con le amiche atlete a cui chiede di mettersi a rischio per lei e con Rudi (Guillaume Gouix), un altro sprinter con cui intreccia un rapporto anche sessuale cercando di farsi mettere incinta a sua insaputa perché ha letto su una rivista che essere in stato interessante rafforza il fisico e le energie…) giunge a livelli patologici e la Meier ci dà un ritratto senza sconti di questo “mostro” che alla fine si umanizza in un finale a sorpresa.
Purtroppo essendo un TV Movie la copia presentata al festival non rende onore alla fotografia ma è opera di assoluta qualità (soprattutto pensando che è stato pensato per la televisione) che ci mostra come la Meier abbia la capacità di intrecciare la fiction con uno sguardo da documentarista.
Il product placement del film è tutto incentrato sulle marche di abbigliamento sportivo. Troviamo Puma, Nike e, soprattutto, Adidas (che veste la protagonista) ma parallelamente abbiamo Coca Cola e Sony, il quotidiano sportivo l’Equipe e le magnifiche crepes di PETZL (cit.)