Quest’anno al Bergamo Film Meeting 2017 la retrospettiva mirata su un regista “storico”, che annualmente è uno dei maggiori interessi della rassegna, è dedicata a Milos Forman.
Il regista cecoslovacco nel 1969, in fuga dalla brusca conclusione della primavera di Praga, approdò in America dove era già conosciuto per i suoi lavori nella terra natìa (e presenti al festival).
Forman scopre che i temi portati avanti nei suoi primi film e che rispecchiavano la società ceca si possono tranquillamente proseguire anche nella culla del capitalismo, New York. La rassegnazione dei padri ad una condizione di normalità senza più sogni giovanili e senza più aspirazioni e la ribellione, probabilmente destinata a fallire ripiegandosi su se stessa, dei giovani alle regole della società si possono tranquillamente riproporre cambiando solamente alcuni particolari non sostanziali.
Taking off, il suo primo lavoro americano del 1971 è costruito attorno ad un’audizione di aspiranti cantautori che fa da linea conduttrice di tutto il film (si alternano innumerevoli volti e voci di dilettanti e giovani attori tra cui troviamo una giovanissima Katy Bates). L’audizione a cui si presenta Jeannie Tyne rappresenta la prima “fuga” della figlia dei borghesissimi coniugi Tyne. La ragazza torna a casa dopo una rocambolesca ricerca da parte del padre e di un amico di lui (i due torneranno dalla “ricerca” completamente ubriachi) con in corpo gli effetti dell’ingestione di funghi allucinogeni. Ma non finisce qui perché la ragazza replica e sparisce nuovamente. A seguito di questo seconda sparizione i genitori entreranno in contatto con altre coppie che hanno lo stesso problema e con la loro associazione, quella dei genitori di figli fuggitivi. Il tentativo di capire i motivi della fuga dei loro ragazzi diventa, dopo una seduta in cui viene sperimentato lo spinello collettivo, per i Tyne e per un’altra coppia di genitori l’occasione per uscire, momentaneamente, dalle convenzioni e dalla normalità.
Il ritorno a casa di Jeannie, che trova il padre nudo che canta su di un tavolo davanti a moglie e amici a loro volta completamente ubriachi, permette di confrontare i propri desideri di ribellione con quelli un po’ ridicoli e molto melanconici dei “vecchi” che i loro li hanno sepolti da un bel po’ dentro loro stessi e che sono pronti ad uscire tutti in un colpo.
Il film di Forman è prezioso per precisione di tempi e per come riesce a miscelare perfettamente ironia, sarcasmo, inquietudine e analisi psicologica.
Le riviste TIME e LIFE inaugurano un product placement piuttosto atttivo tra cui troviamo NIKON, COCA COLA, la citazione di SONY vs. MITSUBISHI e MARTINI.