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CINEMA
13 Ottobre 2024 - 09:18

ZENDAYA E MIKE FAIST PER ASTON MARTIN

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Challengers (Luca Guadagnino, USA-ITA, 2024)
ZENDAYA E MIKE FAIST PER ASTON MARTIN

La curiosità sui rapporti sessuali, sull’esplorazione delle dinamiche giovanili rispetto ai legami sentimentali, sul potere dell’attrazione e sui comportamenti conseguenti è sempre presente nei film di Luca Guadagnino e nel caso del suo ultimo Challengers questi interessi vengono inseriti nel mondo del tennis (quello stesso mondo che viene utilizzato come metafora ma anche forza morale e di attrazione sessuale, ad esempio, da David Foster Wallace nel suo romanzo fiume Infinite jest) e si intrecciano con le pulsioni verso la vittoria, la sfida, anche questa assolutamente “erotica”, del vincente che sottomette il vincitore.

Challengers è la storia di tre giovani tennisti (Art, Patrick e Tashi), due uomini e una donna, che si incontrano quando tutti e tre hanno prospettive di luminosa carriera. La più dotata sembra proprio Tashi (la cantante Zendaya dall’erotismo impertinente) che diventa subito oggetto di desiderio per entrambi i ragazzi. La doppia sfida sul campo e per conquistare Tashi, diventa per i due ostacolo alla loro amicizia più che fraterna con forte sottofondo omosessuale.

Il film inizia e trascina il racconto per tutta la durata dell’incontro finale di un Challenger (tornei di tennis meno ambiti degli ATP e degli slam) a cui si abbassa a partecipare Art (Mike Faist), stella del tennis in crisi, dove incontra l’ex-amico Patrick (Josh O’Connor) che si arrabatta a far quadrare il bilancio navigando oltre il 250° posto del ranking. Sugli spalti Tashi (che ha dovuto abbandonare i campi da tennis per un infortunio ed ha sposato Art diventandone madre della figlia e allenatrice ambiziosa) a guardare l’incontro con la testa che si sposta da un lato all’altro, non per seguire la pallina ma per l’ambiguità dei sui sentimenti fra i due giocatori.

Comincia il match e fra le varie fasi di questo il racconto si sposta avanti e indietro nel tempo per svelarci i rapporti enigmatici fra i tre durante gli anni, dai primi incontri giovanili, all’infortunio di Tashi, la lite con Patrick, il matrimonio con Art e poi…

Guadagnino racconta utilizzando una colonna sonora eccitante e immagini a strappi sincopati. Ricorda il Sorrentino di The new pope ma in generale un cinema che cerca di rinnovare il linguaggio partendo dalla tradizione cinefila. Questa sua opera che sonda i meccanismi complicati dell’ambizione, dell’attrazione e dei legami (Tashi vede in Art la possibilità di traslitterare le sue aspirazioni frustrate di gloria e in Patrick la libertà della sregolatezza; Art trova in Tashi la forza per primeggiare e contemporaneamente una catena che lo lega al dover continuamente dimostrare qualcosa; Patrick che ama entrambi non è in grado di cambiare la propria natura vagabonda e irreggimentabile) non è probabilmente il suo risultato migliore (a volte sembra non prendere troppo sul serio il suo racconto, forse anche per paura di banalizzazione) ma resta comunque l’espressione di un regista che non si ferma mai su posizioni standardizzate e, pur mantenendo un percorso autoriale non tralasciando mai di inserire ciò che più gli interessa, continuamente esplora le possibilità del cinema. (voto 6,5)

Ho contato almeno una trentina di brand esposte nel film per un product placement abbondantissimo. Naturalmente ci sono le marche specifiche del mondo tennistico (soprattutto Wilson ma anche Babolat, Head, Fila, Dunlop…), le solite Apple e Coca Cola mentre per quanto riguarda l’abbigliamento sportivo è una gara a due tra Nike e Adidas, entrambe decisamente supportate. Ma il principale posizionamento riguarda una enorme pubblicità della Aston Martin che aleggia continuamente sul film con testimonial Zendaya e Mike Faist.

Stefano Barbacini

Challengers

Regia: Luca Guadagnino
Produzione: MGM
Distribuzione: MGM
Data di uscita: 26/04/2024

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