"Morto nau fala", il film presentato al Neuchatel International Fantastic Film Festival 2019 nella sezione El Dorado, piccola panoramica sul cinema di genere sudamericano, viene dal Brasile e presenta come protagonista un medico legale che ha la capacità di parlare con i morti i quali, peraltro, sembrano gli unici ad ascoltarlo visto che in casa la moglie non lo sopporta più. Dai morti viene a conoscenza di violenze degli Hooligan, delle lotte tra gang e pure, colpo di scena non troppo inaspettato, che la moglie lo tradisce.Il cadavere "spione" lo indirizza verso un gangster contro cui architetta una diabolica vendetta, contro di lui e contro la moglie. Nella storia si inserisce anche la vicenda di Lara, figlia del proprietario del bar e focacceria, triste e solitaria con la madre morente e il padre (è lui il vero amante...) che scopa con la moglie del medico.
Come ammoniva il film culto di Bob Clark "shouldn't play with dead things" e infatti i morti invadono la vita del protagonista, non stanno al loro posto e fatti misteriosi comincian accadere a lui, Lara e ai figli di lui.
Echi di horror gotico italiano e horror americano anni '80 (Carrie? L'esorcista?) in un film che rispetta il genere necrofilo-soprannaturale ma che ha anche la capacità di prendere spunto dalla violenza reale del paese in cui è ambientato per sviluppare la sua trama sì fantastica ma puzzolente di putridume reale.
Volkswagen e qualche locale del territorio rappresentano tutto il product placement del film.