L'ultimo film di Teona Strugar Mitevska, di cui la personale al Torino Film Festival 2019, uscirà presto in Italia con il titolo, piuttosto esplicito, Dio è donna e il suo nome è Petrunija, e vedremo come sarà accolto questo film femminista in modo non rabbioso ma intelligente e pieno di humor.
L'inizio in cui ci viene presentata l'ingombrante figura di Petrunija è punk! Ma non aspettatevi un film urlato o rock nella forma quanto nello spirito. Petrunija è una donna sovrappeso di ormai 32 anni disoccupata nonostante la laurea in storia che vive con una madre un "tantino" apprensiva. Dopo l'ennesimo colloquio umiliante in cui senza mezzi termini le viene detto che è una donna brutta e praticamente "inchiavabile", la nostra incappa nella tradizionale processione della croce ortodossa gettata dal pope in acqua e in muscolosi omaccioni a torso nudo che devono buttarsi per recuperarla in una gara tutta sacralità macho.
Petrunija si getta a sorpresa ed è più svelta dei fustaccioni riuscendo a recuperare la croce impossessandosene. La cosa che sembra futile ("in un paese dove la gente fa fatica ad arrivare a fine mese cosa volete che ci interessi una roba del genere" dirà la gente comune intervistata...) non lo è per i religiosi che chiedono alla polizia di arrestare la ragazza per aver profanato le regole religiose. Petrunija non ci pensa neppure a restituire la croce ed è causa di imbarazzo istituzionale che diventa rivendicazione dei diritti delle donne (amplificata da una giornalista che si getta sul caso...) contro il "maschilismo mascherato da tradizione".
Il modo minimalista di girare della Mitevska (che è regista eclettica in quanto a stile da un film all'altro...) ricorda il cinema di Porumboiu mentre la sua eroina rimanda a quelle giovani cinesi protagoniste di numerosi film dei giovani cineasti della terra di Mao, quelle piccole ed insignificanti donne che combattono contro la burocrazia e il potere "maschio". Insomma un film "politico" non gridato in linea con le nuove correnti cinematografiche e le rivendicazioni giuste di genere.
Poche tracce di product placement, una vecchia Renault 4, una Mercedes, citazioni di Youtube, una tuta Sandico. L'unica vera brand che ha risalto è il canale tv Kanal Plus.