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CINEMA
12 Ottobre 2016 - 14:19

ASIAN FILM FESTIVAL 2016

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Maverick (Cheng Wen-Tang, Taiwan, 2015)
ASIAN FILM FESTIVAL 2016

E’ iniziato questa settimana l’ASIAN FILM FESTIVAL 2016, edizione n. 13, manifestazione che si svolge in quel di Carpi, storica cittadina tra Reggio e Modena. Il festival ha avuto negli anni un’esistenza travagliata, le prime 10 edizioni si sono tenute a Roma poi l’organizzazione è migrata a Reggio Emilia per un paio d’anni e sembrava finita. Dopo un anno di silenzio sembrava dovesse risolversi in una minirassegna parallela al cinema Rosebud di Reggio Emilia (Aspettandoestasia).

Ecco però, con un avviso di solo qualche settimana, risorgere la rassegna sul cinema asiatico voluta dal coriaceo Antonio Termenini, spostata come detto a Carpi, principalmente negli spazi del cinema Eden.

Speriamo che ASIAN FILM FESTIVAL riesca a trovare pace e una collocazione definitiva e possa proseguire con più certezze nel futuro in modo da poter organizzare con il tempo necessario e avvisare anche gli appassionati nei tempi che occorrono. Questo perché il tutto non è solamente un doppione del ben più conosciuto Far East Festival di Udine ma ne è in qualche modo un’appendice e un completamento, dato che questa piccola manifestazione permette di conoscere le opere più autoriali rispetto a quelle del festival di Udine incentrato ormai principalmente sul cinema popolare e di cassetta (vedi il proliferare di romantic drama e di epic nelle ultime edizioni a scapito di autori più affermati e autoriali).

Ne è buona prova, quest’anno, la retrospettiva su Stanley Kwan e la presenza di opere di autori come Zhang Yang, Kiyoshi Kurosawa, Shinya Tsukamoto, Tsai Ming-liang, Mabel Cheung. Penso a cosa potrebbe diventare con un po’ più di soldi e di certezze…

Primo film visionato per Dy’s News è stato Maverick dell’indipendente taiwanese Cheng Wen-Tang, attivista e documentarista controcorrente che qui si cimenta in un’opera tradizionale (seconda parte di una trilogia il cui primo capitolo si intitola Tears) ma dal significato politico-morale forte.

E’ la storia di un giovane poliziotto che finisce a lavorare all’8° distretto di Taichung tra colleghi corrotti e in combutta con un importante politico locale. Yeh, il nostro rookie, ritrova Ming un compagno dell’accademia da lui preso ad esempio e ora invece supinamente adeguatosi alla situazione. Quando Black Monkey, il figlio del potente politico, viene colto sul fatto a spacciare droga e a spadroneggiare con violenza presso la locale scuola da Yeh e dai suoi compagni, viene dall’alto l’ordine di lasciar perdere e Yeh si troverà a dover fronteggiare i potenti e i suoi stessi colleghi cercando di districarsi tra moralità e sicurezza personale (anche quella della compagna che rischia di finire in pericolo a seguito delle sue scelte). Troverà un aiuto dal collega Ming, anch’esso in una difficile situazione aggravata dai problemi della sua donna con degli strozzini locali, in un buddy movie che non prende mai una netta direzione tra cinema d’impegno, noir e romantic drama. Peccato perché sia il regista che l’argomento potevano raggiungere livelli di interesse superiore.

Product placement che vede sicuramente l’HEINEKEN partecipare attivamente ma non mancano citazioni per la pistola SILVER, la MITSUBISHI che fornisce le auto, TOSHIBA per i computer e WINDOWS utilizzato per ricerche. Buon piazzamento per le mute subaque della SAEKODIVE.

Stefano Barbacini

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