Due donne di servizio tanto a amiche da considerarsi sorelle devo affrontare i problemi dell'odierna Turchia dove la differenza sociale si acuisce e le difficoltà per la povera gente, soprattutto le donne con lavori saltuari e pochi soldi, diventano un problema determinante a tal punto da rendere invivibile l'esistenza.
Hatun è sposata con un marito fannullone e con figlio da mantenere, Nesrin, la più debole, viene abbandonata dal suo, di mariti, che comunque non rappresentava una gran risorsa per la sua sussistenza. Si ritrova così sola con una figlia da sfamare. Dai loro "padroni" benestanti le due donne hanno solo vessazioni e promesse non mantenute. La situazione peggiora e il dramma è uno sviluppo quasi inevitabile.
L'esordio della regista turca Ahu Ozturk presentato in concorso al 34° Bergamo Film Meeting posa lo sguardo su questa umanità che è stata anche la sua con una narrazione molto semplice che guarda più alla cinematografia iraniana, poetico-minimalista, che non alla nuova cinematografia turca dalla rarefazione estrema.
Nulla fa pensare ad un qualche inserimento di product placement fino al momento in cui Nesrim si ferma ad una fermata di autobus dove spiccano le pubblicità di EVO SOLUTION e INTIMISSIMI.