Un contadino dello Yorkshire mentre sta tornando da Liverpool incontra Heathclif un giovane senza tetto e lo adotta.
Arrivato a casa il ragazzo viene battezzato e comincia una relazione con la figlia più piccola dell'uomo ma è anche vittima nello stesso tempo dei sopprusi del fratello, un attaccabrighe perfetto per un film della Arnold. Le cose peggiorano con la morte del padre e alla "presa di potere" da parte del fratello che declassa Heatclif costringendolo alla fine alla fuga, anche dopo che la sua amata è "costretta" a sposare uno con una posizione più elevata.
Anni dopo Heathclif torna "ripulito" e ingentilito a reclamare il suo amore e Cathy, ormai adulta si trova tra due fuochi fra la fedeltà al marito e il vecchio grande amore ritrovato.
Andrea Arnold riscrive il romanzo di Emily Bronte tagliando in tutti i sensi, compreso il formato, per focalizzarsi su quello che a lei interessa di più: anime tormentate, emarginazione, follia e anche razzismo (Heathclif è nero), anche se il risultato non è sicuramente il suo migliore, nononstante la comprensibile differenza di budget fra questo e film come Fish Tank e Red Road. Decisamente meglio quelli. Visto l'ambientazione niente placement