ANIMALS (Marcal Fores, Es, 2012)

Pol è un giovane studente che ha qualche problemino nel passaggio tra l'adolescenza è l'età adulta. Al college parla ancora con l'amico immaginario dell'infanzia, un orsetto di pezza (non invisibile a noi spettatori ma del tutto mobile e parlante, in realtà neppure tanto simpatico se vogliamo dirla tutta), ha problemi a gestire i sentimenti che amici e ragazze, una in particolare, vorrebbero condividere con lui, non ha un buon rapporto con il fratello poliziotto che gli fa anche da genitore e, soprattutto, non ha ancora ben capito qual'è il suo orientamento sessuale e neppure il suo posto nella vita.

Insomma in Animals, film catalano presentato al NIFFF-Neuchatel International Fantastic Film Festival 2013, si pongono i problemi noti a tutti i giovani in ricerca di un'identità, esemplificata in un caso estremo come quello di Pol e del suo orsetto di pelouche.

Si fa fatica ad entrare in sintonia con storia e personaggio dato che il regista sceglie una strada fantastico/minimalista che con difficoltà si adatta ad una realtà esistente universalmente, ma nel finale quando la nostra attenzione rischia di scemare riesce a scuotere le nostre corde facendoci entrare in empatia con il ragazzo. Troppo tardi?

Il riferimento principale del regista come lui stesso non lesina di rimarcarci tramite i suoi personaggi, è il grande fumettista underground Charles Burns e la sua opera più famosa quel Black hole che di turbamenti adolescenziali esplicitati con orrori e paure fantasmatiche è maestro ma il suo tocco evocato con qualche sprazzo dei suoi comica qui purtroppo manca.

Abbigliamento giovanile (ADIDAS e gilet CONVERSE), casse musicali MARSHALL, utilitarie (RENAULT e VOLKSWAGEN) fanno parte del product placement "a tema di questo film che trova nell'I-POD il naturale completamento.