Avevamo lasciato Alice, alla fine del quarto capitolo, su un nave della Umbrella in attessa di essere attaccata da Jill Valentine, ormai controllata dalla Umbrella corporation. Il quinto capitolo inizia proprio, con una bella sequenza, durante quell'attacco, dove la nostra eroina finisce svenuta in acqua, per poi risvegliarsi tranquillamente a Racoon City prima che il contagio abbia inizio. In realtà scopriamo che la Umbrella l'ha prelevata per portarla nella base segreta che ha sotto i ghiacci della Russia, dove ha costruito Mosca, New York, Racoon City, Tokyo per fare i test sul virus. Difficile uscirne se qualcuno, di cui non sospetteremmo mai, non avesse mandato una squadra per recuperarla.
Resident Evil 5 è un giocattolone per fare il punto della situazione che forse stava sfuggendo un po' troppo di mano (si rivedono scene e personaggi degli altri film). A parte il product placement del trailer di cui avevamo già parlato, qui compaiono i vari neon nelle città ricostruite come Bacardi e oggetti che servono per la salvezza della squadra come per l'eccezionale inseguimento per le vie di Mosca, sfuggendo ad un megomostro a bordo di una Rolls Royce.
Il finale, come al solito, ci fa capire che dei nostri amati living dead della Umbrella ne sentiremo presto parlare