A WOMAN CHASING A KILLER BUTTERFLY – Kim Ki-young (78 – Sudcorea)
Un film da non crederci passato al Far East Festival 2012 nella retrospettiva sul cinema sudcoreano degli anni ’70. Per definirlo non trovo parola migliore del termine caro al nostro direttore: psicotronico!
Dunque, si comincia con l’incontro tra due giovani, un uomo e una donna, con quest’ultima che porge una FANTA avvelenata (forse l’unico product placement presente ma decisamente rilevante…) al ragazzo dopo averne bevuto per suicidarsi insieme a lui.
Il giovane però non muore (lei sì e ogni tanto, senza alcun senso particolare, riappare come fantasma) e diventa protagonista di questo scombiccherato lungometraggio che lega insieme episodi, uno più delirante dell’altro, con poca logica. Il nostro prima ha un incontro faustiano con un mefistofelico vecchio, poi se ne va con un amico a “rubare” uno scheletro maledetto da un sito archeologico (e in questo frammento si raggiunge il clou in quanto a dialoghi - che vi raccomando - quando i due giovani escono dal sito con lo scheletro nella borsa e vengono scoperti dalla guardia; la giustificazione è questa: il mio amico voleva seppellire la madre morta nel sito ma io gli ho fatto cambiare idea e quindi la riportiamo a casa!!!!!). Lo scheletro è quello di una bellissima donna che si reincarna ma che per restare viva sarebbe costretta a mangiare il fegato al giovane, cosa che non farà perché, innamoratasi di lui, preferisce tornare scheletro!
Poi si continua con traffici di teschi (in particolare quello di Gengis Kahn), teste parlanti, magia nera, feste psichedeliche sulla spiaggia, un’altra ragazza ammalata con tendenze suicide e tante altre cose bislacche…
Il bello è che il film ha anche velleità di cinema generazionale e mire di scandaglio psicologico…
Il regista è quel Kim Ki-young che ci ha dato in precedenza, sempre nello stile psycho-sexual-horror due film di genere ben più compiuti come il giustamente famoso The Housemaid e Iodo, visto e recensito durante questa rassegna.
Evidentemente in quegli anni girava roba non troppo buona anche in Corea del Sud…