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CINEMA
10 Settembre 2024 - 14:16

CHI NON FA NON SBAGLIA

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La sala professori (Ilker Catak, Germania, 2023)
CHI NON FA NON SBAGLIA

Cos’è che può mettere in crisi una società democratica e in cui la libertà di parola è acclarata? Cosa può minare le certezze di giustizia ed eguaglianza di una società? E’ lecito difendere la privacy delle persone anche quando queste sono sospettate di delinquere?

Domande a cui non è facile dare una risposta e che giustamente il film di Ilker Catak, La sala dei professori (2023), lascia in sospeso. I fatti. In una scuola della democraticissima Germania (in cui danno gli assorbenti gratuiti a chi ne ha bisogno in segreteria, dove il consiglio di classe prevede decisioni da prendere alla presenza di due rappresentanti di classe, anche se hanno solo 12 anni, in cui gli studenti hanno diritto di stampare, pubblicare e vendere un giornalino da loro prodotto con la totale libertà di espressione) in nome della tolleranza zero per amor di correttezza e giustizia, vengono fatte indagini sui ragazzi perché si sono verificati dei furti. Viene accusato ingiustamente un ragazzo di origine turca, con conseguenti accuse di razzismo ai docenti. La protagonista del film, la professoressa di origini polacche Carla Nowak (Leonie Benesch già ammirata ne Il nastro bianco di Haneke e nella serie Babylon Berlin), per difendere i ragazzi (sospettando del corpo docente) costruisce “una trappola” lasciando il proprio portafogli alla mercé di tutti mentre si assenta attivando la videocamera del pc. Guardando il video vede che una donna con una camicetta del tutto particolare ha rubato soldi. Questa camicetta è indossata da un’addetta alla segreteria che ha il figlio studente della scuola ed è uno dei prediletti della Nowak. Lei si dice innocente e accusa la professoressa di aver girato un video illegalmente e comincia a denigrarla con gli altri genitori. Al contempo anche gli altri professori non prendono bene che lei abbia “spiato” con il suo video i colleghi. Sul giornalino scolastico viene fatta “un’inchiesta” sommaria creando un caos mediatico. Insomma per cercare di fare una cosa giusta (scagionare i ragazzi per prendere il vero colpevole) finisce in un vespaio avendo contro lo studente che lei reputava il migliore, che riesce ad avere solidarietà dagli altri, i colleghi e i genitori degli alunni.

Basta quindi che qualcuno non si comporti, volente o nolente, come si dovrebbe oppure metta in giro falsità, per far crollare tutta la struttura societaria (perché la scuola di questo è metafora). Hanno fatto bene i professori a chiedere ai rappresentanti di classe di dar loro informazioni sui loro compagni di per scoprire il ladro “costringendoli” a fare le spie? Ha fatto bene la Nowak per scagionare gli alunni a riprendere di nascosto la sala dei professori violando la loro privacy? La segretaria sarà veramente innocente (magari qualcuno indossava la sua stessa camicetta), oppure oltre che ladra è anche bugiarda? I genitori e gli studenti “giornalisti” agiscono correttamente fidandosi di quel che dice la segretaria e accusando la professoressa che invece non vuole svelare cosa è successo? E allora cosa bisognava fare, nulla?

La verità non è così semplice da svelare e la nostra società sta diventando complicatissima proprio perché la vorremmo trasparente, giusta e facilmente correggibile ma, in realtà, è fragilissima dato che basta che qualcuno bari e l’insieme delle nostre regole diventa il miglior alleato di questi ultimi.

Un film di un minimalismo intelligente che ricorda nel suo impianto le opere del nuovo cinema romeno, in cui un avvenimento apparentemente secondario cambia le vite delle persone. Un film che mette in dubbio tutte le nostre certezze sulle regole di convivenza che le nostre società “avanzate” hanno costruito. (voto 6/7)

Nessun product placement da annotare

STEFANO BARBACINI

Das Lehrerzimmer

Regia: Ilker Catak
Produzione: ZDF - ZWEITES DEUTSCHES FERNSEHEN
Data di uscita: 01/01/2023

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