Nella sezione  Ultra Movie del NIFFF – Neuchatel International Fantastic Film Festival è stato proposto Shield of Straw, il nuovo film di Takaski Miike.

Un serial killer di bambine ha avuto la brutta idea di uccidere la nipote di 7 anni del miliardario Ninagawa che ormai è sul punto di morire. Ninagawa da un sito super protetto, e pubblicizzandolo su ogni giornale o televisione, mette una taglia di un miliardo di yen su chiunque riuscirà ad ucciderlo e 100.000.000 di yen a chiunque, anche non riuscendoci, ci avrebbe provto arrivando ad un soffio dalla missione.

A questo punto il problema: il serial killer si consegna alla polizia, la quale, a questo punto, non sa più come fare per difenderlo, visto che ogni giapponese, poliziotti compresi, può essere un potenziale killer.

Si organizza così il trasferimento a Tokyo, ma gli attentati aumentano, i percorsi e i mezzi di trasporto vengono cambiati e la squadra vene decimanta peggio di un Palermo Milano solo andata.

La buona notizia è Takashi Miike non si è rincoglionito come altri registi gipoonesi culto dopo lo tsunami che ha colpito il Giappone qualche anno fa (vedi orrmai ci siamo giocati anche Shion Sono), la brutta è che questo Miike, così come altri film recenti è molto al di sotto di quelli che abbiamo sempre amato.

Bel film d’azione, certamente, con belle scene d’azione, soprattutto quelle dell’incidente in autostrada, ma alla fine l’ostinazione di salvare a tutti i costi il serial killer nonostante lui ne continui a combinare di tutti i colori a tutti anche agli stessi che lo stanno proteggendo, pone di fronte si alla questione morale, ma anche alla sopportazione dello spettatore, che alla fine (e non vi diremo come finisce) ha quasi un respiro di sollievo consolatorio. In altre occasioni Miike avrebbe appeso il serial killer per dei ganci di metallo e lo avrebbe cosparso di olio bollente, adesso no. Non ce lo siamo ancora giocato ma quasi.

Per quanto riguarda il product placemet, poco per la verità, hotel Hilton, Yello e soprattutto Nissan Gloria che usano come ultimo mezzo di trasporto