Per la rassegna dedicata a John Carpenter al Neuchatel International Fantastic Film Festival non poteva non mancare il suo primo vero grande cult: Assault on Precinct 13 del 1976.
Praticamente il remake di Un dollaro d’onore (Rio Bravo, 1954) rivisto in una Los Angeles torrida.
Un distretto di polizia periferico sta per chiudere ma un gruppo di prigionieri in trasferimento viene deviato li per un problema ed è costretto a passare la notte con le guardie di scorta. Il quartiere non è dei migliori e innanzitutto gira un gruppo di criminali legati da un patto vodoo. Dopo aver ucciso un gelataio colpevole di qualche sgarro, il gruppo uccide anche una bambina che si era trovata li per caso. Il padre, che vede tutto da una cabina Bell Atlantic dalla quale stava telefonando, si vendica uccidendo uno del gruppo, dopodichè si rifugia al distretto chiedendo aiuto.
Da quel momento la centrale di polizia si traforma in Fort Alamo dove poliziotti, prigionieri e persone li dentro per vari motivi saranno costrette a difendersi con tutte le forze da una morte certa.
Capolavoro forte e claustrofobico dove si intravedono già tutte le capacità e le risorse di uno dei registi che ha cambiato il modo di fare cinema di genere e il cinema horror degli anni '80 (è indubbiamente uno dei padri fondatori dello Slasher).
Fra il product placement presente il migliore e più utile è sicuramente il distributore di Coca-Cola usato per barricare una delle porte