Primo film del concorso della 34° edizione delBergamo Film Meeting.
Storia di amori che lacerano tra le lenzuola in un paesino bulgaro. Le lenzuola sono quelle di un vicino hotel che la lei di una non più giovane coppia lava e stende giornalmente per guadagnarsi il pane. La coppia vive quasi isolata con il figlio adolescente. Dato che hanno un problema di acqua chiamano un vecchio rabdomante che arriva con la giovane figlia ad individuare la preziosa sostanza e ad iniziare i lavori per un pozzo per estrarla. I due nuovi arrivati si stabilizzano accanto alla casa e rappresentano elemento di turbativa per la donna delle lenzuola e per il figlio che si troveranno a dover tenere a bada l'ardore sentimentale e sessuale da tempo sopito in lei e ancora inedito in lui. Il tutto rischia di esplodere e bruciare come un falò.
La narrazione dell'esordiente regista bulgara ha un piacevole "andamento lento" con i protagonisti che si muovono incerti tra i quattro elementi (la terra arida su cui poggiano, il vento destabilizzante che muove i lenzuoli, l'acqua dall'importanza vitale, il fuoco minaccioso) e ci cattura verso un'umanità che sembra non avere più nulla da chiedere alla vita ormai routinaria ma che tanto avrebbe da dare in termini di sentimenti e vitalità se qualcuno andasse a fondo a scandagliare (esonderebbero come l'acqua una volta perforata la vena).
Product placement limitato alle auto (Volkswagen e Opel) e al Royal Palace che, probabilmente, è l'hotel committente del lavaggio lenzuola.