DELINQUENT GIRL: ALLEYCAT IN HEAT – Chusei Sone (1977)
All’interno dell’omaggio è al centenario della mitica casa produttiva giapponese, la NIKKATSU, da parte del NIFFF (Neuchatel International Fantastic Film Festival) 2012 una mini personale (3 film) è dedicata al regista di Roman porno (i pink un po’ più ambiziosi prodotti dalla Major in questione) Chusei Sone.
‘Delinquent girl: alley cat in heat’ (titolo più bello del film stesso) narra le vicende della (non bellissima) protagonista che dal paesello di provincia arriva a Tokyo in cerca di avventura. Disinibita sessualmente non si fa problemi ad usare il proprio corpo in scambio di alloggio e cibo. Finita a coabitare con dei mezzi disperati verrà “venduta” alla Yakuza come prostituta e poi si unirà ad una bizzarra compagnia di teatro di strada erotico. Attraverserà le varie fasi di sfruttamento del suo corpo senza traumi ma adattandosi a tutte le situazioni diventando da vittima a oggetto del desiderio che manda in disgrazia i suoi sfruttatori: chi tenta il suicidio per la donna chi, uno yakuza, per amor di lei si fa ammazzare.
Rapporti sessuali uno dietro l’altro mostrati con gli insopportabili oscuramenti voluti dalla ipocrita censura giapponese più invasivi che non in altri film dello stesso genere, il film non ci è sembrato un gran che. Da ricordare lo sguardo obliquo della camera sui casermoni popolari del periodo, esempio di urbanistica ben differente da quella che siamo abituati a vedere nella Tokyo moderna.
Nel peregrinare per le strade trafficate della capitale giapponese incontriamo evidenti insegne, purtroppo molte in ideogrammi, tra cui spicca SINGER e il COFFEE SHOP TOMORROW. Product placement completato da COCA COLA presente con bottigliette ben evidenti qui e là, latte SNOW e, incoerentemente, PEPSI.