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CINEMA
9 Febbraio 2017 - 01:27

SPECIALE FICARRA E PICONE

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Nati stanchi (Dominick Tabasco, I, 2002)
SPECIALE FICARRA E PICONE

Dopo i primi successi televisivi e, soprattutto, quelli di Zelig, Ficarra e Picone, così come molti altri colleghi si mettono in campo per provare l'esperienza cinematografica.

Tutti li davano perdenti (controllate alcuni articoli dell'epoca) e, invece, a differenza di molti colleghi forse addirittura più accreditati che si sono già fermati se non al primo al secondo film (chi non addirittura a zero con il primo abortito), loro hanno proseguito senza pecche e, dopo 15 anni, si possono tranquillamente considerare fra i più attori bravi comici in circolazione.

Anche il loro esordio, pur essendo più semplice dei successivi, è comunque divertente e comincia a mostrare alcuni dei difetti degli italiani: primo fra tutti quello della raccomandazione.

Problema è che ne Ficarra ne  Picone volgiono essere assunti per poter continuare a farsi mantenere dai genitori, girare l'Italia a scrocco per poter fare concorsi, e per non sposare le fidanzate, Ma un mafioso locale, invidioso della loro vita, si impunta per farli assumere.

Con trovate divertenti come quella del campanello o del biglietto della metropolitana da pagare a Milano, Nati stanchi è stato un ottimo esordio. Senza placemet se non quello fisiologico delle auto e poco altro.

JMN

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