Per la personale a Costantin Gravas del Bergamo Film Meeting abbiamo visto il 13° uomo, secondo lungometraggio del regista che segna il passaggio del cinema d'evasione come Vagone letto per assassini al successivo di impegno politico e civile cioè Z - L'orgia del potere.
Il film tratto dal romanzo parzialmente autobiografico di Jean-Pierre Chabrol si svolge durante la resistenza della Francia durante la seconda guerra mondiale.
Un gruppo di partigiani libera nella fortezza carcere di Sarlande un gruppo di prigionieri condannati a morte dai nazisti. C'è solo un problema: i prigionieri da liberare dovevano essere 12 mentre loro ne liberano 13. Chi è l'intruso? Una spia, un possibile alleato o un semplice delinquente.
Su questa premessa il regista monta un bel film di guerra che unisce all'azione anche la suspence di capire se c'è e chi è il traditore. Nel farlo si dimostra già un grande regista che riesce, anche grazie ad un budget de film holliwoodiano del genere, a coniugare avventura e paesaggi come per la spettacolare scena finale sul viadotto di Garabit il monimentale ponte che attraversa il fiume Truyere progettato addiruttura da Gustave Eiffel e che è servito da set anche per alcune sequenze di Cassandra Crossing.
Poco il product placement formato quasi esclusivamente da veicoli Citroen