Cosa abbiamo qui, in questo esordio cinese presentato in concorso al Torino Film Festival 2018?
Abbiamo il solito giovane alla ricerca di una strada verso la vita e va bene (ne avremo per sempre, fintanto che esisteranno giovani registi che si credono al centro del mondo...). Il nostro, però, brilla per essere un fancazzista come pochi che, essendo belloccio, riesce a conquistare, tra un party e l'altro, cuori di ragazze più intelligenti di lui. Queste, appena capiscono che la bellezza non è tutto (soprattutto se il "bello" non è particolarmente brillante ne particolarmente benestante...), tendono a lasciarlo nel suo brodo.
Allora, rimasto solo, l'eroe riesce ad avere un colpo di fortuna e a conquistare, senza alcun merito, la ricchezza. A questo punto esce dalle sue labbra una massima meravigliosa e che tanto può insegnare alle future generazioni: "si può vivere senza soldi ma averne tanti è molto meglio"...
Bene qui si chiude quest'opera con cui il regista Yue Chen vuole criticare (in modo perlomeno bizzarro) la modernità cinese ormai asservita al denaro, un'opera che non tramanderà nulla ai posteri (nemmeno sotto il piano visivo...).
Il film stabilisce però probabilmente un record assoluto: la quantità di sigarette fumate, vero e proprio product placement no-brand. Fumate, fumate, fumate. Invero qualche altra brand c'è come la felpa ABERCROMBIE, le t-shirt LACOSTE e le scarpe ADIDAS. L'auto che accompagna la raggiunta ricchezza è BMW mentre APPLE (sia MAC che I-PHONE) e COCA COLA non mancano mai.