C'è una puttana a Casablanca che prende un taxi. Il taxi per errore passa con il rosso e investe un'altra macchina. il tassista, la puttana e un saggio barbuto islamico si trovano così alle porte del Paradiso dove incontrano Azrael.
Il tassista dice di aver sempre fatto lo sconto ai poveri e passa senza problemi, il barbuto dice di aver sempre condotto una vita morigerata e quindi passa, la puttana dice è vero facevo la puttana ma così ho aiutato e reso felice un sacco di persone tristi.
Azrael chiede allora la barbuto: tu che sei morigerato aiutami: cosa devo fare con lei? "Non lo so" risponde il barbuto "a me faceva tutto per 500 dirham"
Questa è la barzelletta che racconta Rajae, la prostituta racconta al taxista prima che questo ridendo passi con il rosso ed investi Larsen il barbuto cantante stradrogato e in esilio a Casablanca perchè in mezzo ai guai.
i due non muoiono ma incominciano una storia d'amore che implica anche una fuga da tutto onirica, pulp. visionaria, costellata di violenza e di cadaveri e serpenti. Forse sono realmente alle porte dell'inferno.
"Questo non è un western" dirà una delle persone incontrate durante la loro fuga, in realtà per certi versi lo è. Un western allucinato così come lo era Marlina ed altri western usciti da cinematografie insospettabili. Inserito nella sezione orizonti del festival del cinema di Venezia un'opera prima che speriamo che trovi presto una distribuzione italiana.
Fra i product placement più di una menzione speciale per la chitarra Gibson con una storia legata al serpente del protagonista, che viene rubata, ritrovata, suonata, usata per farsi riconoscere (nome Gibson) e per lottare. In pratica una delle protagoniste assolute del film. Bello anche il locale dove si scopre il talento di Rajar: il Maroc'n'Roll.
Citazione anche per il whisky, visto che oltre a strafarsi di ogni genere di droga bevono bottiliate di Jack Daniel's