Novembre 2014, un attacco di hacker oscura il sito della Sony Pictures. Sono subito chiari i motivi del gesto e i possibili hacker. Poche settimane dopo, il 19 dicembre l'FBI afferma che il responsabile è il governo della North Korea nel tentativo di bloccare la distribuzione del film The Interview, probabilmente il film più divertente mai fatto sulla figura del presidente Kim Jung-un. Un film delirante ritenuto pericoloso a tal punto da essere stato semi censurato negli USA mentre gli attivisti della Sud corea sono riusciti ad importarne illegalmente 100.000 copie nella Corea del Nord.
La storia parla di un famoso anchorman americano assolutamente trash per i suoi scoop che riesce ad avere un'intervista in esclusiva mondiale con il leader assoluto della Corea del Nord, grande fan di Big Bang Theory di Kate Perry e del Skylark Night, appunto.
Dave Skylark si mette subito all'opera con il suo produttore per organizzarla (geniale la scena dell'allucinante viaggio nel nulla della Cina con coordinate trovate grazie ad un Garmin, solo per dire che le domande dovevano essere concordate prima. "Solo questo? Ma non avete Skype in Corea?") ma sulla loro strada si mette ovviamente la CIA assoldando il Skylark per uccidere Kim Jung-un.
Divertente, "pericoloso", scorretto, volgarissimo (in alcuni punti ricorda il South Park di Trey Parker e Matt Stone), geniale e con un'infinità di product placement. Se i supermercati a Pyongyang risultano essere set di cartone e se la compagnia aerea che li porta non esiste (ine realtà è un boeing 747 della china Airlines con nome cambiato) da notare il garage del dittatore dove fanno bella mostra: Lamborghini Gallardo, Audi R8, Dodge Viper, Ford Shelby GT500 oltre a un Daimler Ferret, un Gurkha LAPV e un T-55 A. in pratica meglio del garage di Tony Stark.