Fra i film proiettati al NIFFF e che (record assoluto quest'anno) hanno avuto quasi subito una distribuzione in Italia, c'è questo horror "demoniaco" firmato dal regista esordiente (se si escludono alcuini corti interessanti) Ari Aster.
Le premesse ci sono tutte: la morte della nonna, la nipotina inquietante che fa strani rumori con la bocca quando non ha in bocca tavolette di cioccolato Hersey (un altro classico di questo festival fra bambini invasati e rompicoglioni e versi di persone disturbate), la casa demoniaca, la famiglia non troppo normale e strani fenomeni paranormali.
A tutto questo il regista aggiunge altre "furbate" come i modellini della casa costruiti dalla madre artista pronti per creare ulteriori situazioni angoscianti.
Naturalmente sopra tutta la famiglia grava l'eredità dei poteri della nonna.
Anche se si possono riscontrare decine di situazioni già viste e tensioni già vissute, Hereditary è comunque un film sopra la media standard di film simili che riesce a mantenere un buon livello di tensione riuscendo a mantenere viva l'attenzione dello spettatore.
Per quanto riguarda il product placement oltre a Hershey che la fa da padrone, poco altro, al punto da dover nominare l'ennesima Volvo 240 che ormai sta avendo una sovraesposizione sia cinematografica che televisiva in questo periodo.