Alla presenza di John McNaughton (l’autore del controverso Henry, pioggia di sangue e poi di Cacciatore di teste, Sex crimes…) è stata presentata al Neuchatel International Fantastic Film Festival 2014 la sua ultima opera, The Harvest, un film che chiede un po’ di tempo per entrarvi in sintonia e capire dove vuole andare a parare, infatti tutta la parte iniziale che racconta di una madre medico che accudisce il figlio malato dedicando a lui tutto il suo tempo, sacrificando a ciò anche il rapporto con il marito (ottima prestazione di Samantha Morton, madre addolorata e disposta a tutto per il figlio), e l’incontro con un’adolescente vicina di casa che diventa amica del ragazzino malato accudito al primo piano entrando nella sua vita dalla finestra e trasgredendo alle regole dettate dalla padrona di casa (prepara per l’amichetto uno spaventapasseri per difendere il futuro “raccolto” di pannocchie nel campo che vede dalla sua stanza e lo porta nonostante la sedia a rotelle a giocare a baseball nel prato dietro casa) sembra avviarci verso un melodramma piuttosto noioso ma poi vi è una svolta narrativa che ci porta con molto più interesse verso una seconda parte che gioca con le regole del cinema gotico.

La flebo di marca BRAUN ci presenta un primo product placement a cui si accodano I-PHONE, JEEP, computer SAMSUNG, cordless VTECH e l’ XBOX con cui gioca il ragazzino nelle lunghe giornate di immobilità nel letto di malato.