7 CAJAS – Juan Carlos Maneglia, Tana Schembori (Paraguay, 2012)
Arriva dal Paraguay, cinematografia poco frequentata dai festival e ancor meno dai distributori europei, questa pellicola vista al NIFFF-Neuchatel International Fantastic Film Festival 2013.
Fa parte della sezione “Films of the Third Kind” dove sono contenuti i film solo tangenzialmente appartenenti ad un genere di quelli usuali al NIFFF.
Si tratta infatti di una black comedy in bilico tra neorealismo e un Tarantino terzomondista che ricorda precedenti di cui possiamo trovare i migliori esempi nelle filmografie brasiliane, indiane, egiziane.
Il film è tutto girato all’interno del Mercato 4, ad Asuncion, tra banchi di generi alimentari, macellerie e stretti vicoli maleodoranti.
La crisi si fa sentire in Paraguay e al giovane Victor, fattorino costretto ad inventarsi il lavoro di giorno in giorno, non pare vero di ricevere una commissione apparentemente semplice e ben remunerata: per 100 dollari (una cifra altissima per uno come lui) deve trasportare per il mercato 7 casse dal misterioso contenuto per poi restituirle intatte.
Aiutato da una ragazzina di strada dovrà far fronte ad imprevisti che dimostreranno quanto il compito non sia così semplice e privo di insidie.
“Colleghi” disperati quanto lui ma privi di scrupoli, rapinatori maldestri, cadaveri fatti a pezzi, poliziotti viscidi ed idioti, donne incinte, ristoratori coreani, omicidi…
Il divertimento si fa spesso amarognolo ad assistere a questa lotta tra poveri che cercano di arrabattarsi in una lotta di sopravvivenza in cui possedere un telefonino usato è già lusso da non potersi permettere.
La materia è tanta e potenzialmente molto interessante, peccato che Maneglia/Schembori non siano molto abili nella regia che spesso gira a vuoto con cali di ritmo che vanificano la compattezza dell’opera.
Product placement in gran parte di valenza locale (brand come ARATERA e ESTRELLA ma anche insegne di negozi come Commercial VARGAS2 e Roperia CANA NAYVI e canali televisivi come TEVE) che però è affiancato dalle internazionali SONY, PHILIPS e soprattutto NOKIA.
Il telefonino della casa svedese (da noi omai messo in soffitta dagli smartphone) è assoluto oggetto di desiderio dei protagonisti e diventerà anche strumento di divertimento e di documentazione per un poliziotto che ne scopre meravigliato le possibilità di fare videoriprese.