LOVE IN A PUFF (Pang Ho-Cheung, Hong Kong, 2010)
Se c'è un autore che ci ha dato soddisfazioni per quanto riguarda il product placement in questa edizione del Far East Festival è senza dubbio l'honkonghese Pang Ho-Cheung, presente per la 7° volta al Far East.
A dire il vero non amo particolarmente il suo cinema ma quest'anno si è presentato con i suoi tre ultimi film Love in a Puff, Love in a Buff e Vulgaria, abbastanza diversi fra loro (si anche Buff sequel di Puff ha uno stile leggermente diverso dal suo predecessore) ma che, insieme a Thermae Romae del giapponese Takeguchi Hideki, risultano i più interessanti per il nostro lavoro.
Il film si apre con una sigla e una sequenza horror al punto che in sala ci guardavamo per capire se avessero sbagliato a montare il film. Garage tenebroso custode che vaga. Improvvisamente dei colpi e dei gemiti arrivano da una BMW. Il custode con circospezione si avvicina fino a scoprire che le grida vengono dal bagagliaio. Non riuscendo a forzare l'auto (dopotutto è una BMW) chiama la polizia. Le grida aumentano, la polizia arriva e decide di sfondare il finestrino per aprire il bagagliaio dall'interno. Una volta aperto il bagagliaio è vuoto.
Questa è la storia che un garzone in pausa sigaretta sta raccontando agli altri fumatori che si ritrovano li arrivando dai negozi e dagli uffici vicini. Da poco ad Hong Kong vige il divieto di fumo praticamente ovunque tranne in piccoli spazi dove la gente ha occasione di trovarsi durante la pausa fumo.
Così scatta la seconda storia e product placement: quella di un gruppo di amici che al ristorante si divertono a far ordinare un Chateau Latour del 1981 da 20.000 yen facendo in modo che finisca sul conto della loro collega che, fra l'altro, arriva a tavola con uno strano pelo biondo incastrato nell'orecchino che fa subito sospettare ad una fellatio al nuovo collega di ufficio.
Nel gruppo di amici un giorno si incontrano Cherie Yu (Miriam Yeung) commessa per Sephora (product placement) e Jimmy Cheung (Shawn Yue) che lavora in una agenzia pubblicitaria (figurati, cos'altro mancherà per piazzare i prodotti?). I due cominciano a parlare e lei dice che si sono già conosciuti ma è difficile che lui se ne ricordi perchè era completamente ubriaco una sera davanti a lei alla cassa di un 7-eleven (ah, ecco!) a comprare le sigarette. Lui le Lucky Strike, lei le Capri.
Cominciano così a frequentarsi fra un negozio e l'altro, fra una sigaretta e l'altra nella più classica delle storie d'amore cinematografiche tira e molla. Inizialmente lei è fidanzata, lui esce da una brutta amorosa ma poco a poco si avvicinano poi si allontanano, poi si riavvicinano, poi guardatelo. Schema classico, commedia classica ma abbastanza divertente e ottimo escamotage per far diventare le sigarette protagoniste. Sicuramente migliore del sequel