Anno strano questo per il NIFFF Neutchatel International Fantastic Film Festival dove i film più belli, ultramovie o strani sono stati quelli della sezione Third Kind cosi come questo Sattar, film dell'Arabia Saudita, che se si vuole trovare un paragone delirante potrebbe essere quello di paragonarlo a quelli del Santo il famoso wrestler mascherato messicano che affronta ogni genere di "orrore". Qua l'orrore non c'è ma il delirio si. Un uomo un po' fallito decide di seguire la passione che gli ha inculcato il padre (vi lasciamo scoprire come) e cominciare una carriera da "supereroe" come wrestler mascherato. Peccato che lui non sia l'uomo ragno (quello di Bendis e Jemas di identità segreta ripreso poi da Raimi per il primo Spiderman) e, quindi, le sue imprese siano disastrose da fenomeno Youtube (product placement insieme a Toyota), cosa che lo costringe ad assumere un coach che sembra il fratello scemo di Ali G. (in the house)... Che dire Sattar è un film arabo decisamente scemo e a tratti geniale. Una sorpresa sotto tutti punti di vista