WORLD WAR Z (Marc Forster, 2013)
Vi avevamo parlato in anteprima del libro di Max Brooks sulla guerra mondiale contro gli zombi e dell'intenzione di girarne un film con Brad Pitt.
Bene, il giorno degli zombi è arrivato e la guerra degli umani contro gli amati living dead ha avuto inizio. Tutto parte a Philadelfia, mentre un ex operatore delle nazioni unite è in macchina con la famiglia. La strada è bloccata e da li a poco si scatenerà l'inferno.
Tutto il mondo si trova coinvolto in un'epidemia mondiale con gli zombi che corrono ancora di più di quelli di Danny Boyle e per di più compiono operazioni deliranti come scalare gli uni sopra gli altri i megamuri di Gerusalemme o travolgere qualunque cosa modello tsunami.
In questo delirio mondiale il povero Bradd viene portato nella flotta che in mezzo all'oceano comanda le operazioni, e da qui portato in ogni angolo del mondo: Corea, Israele, India, Inghilterra, alla ricerca del paziente zero e, in questo modo, dell'antidoto.
World War Z cerca di mixare l'esigenza di creare un blockbuster hollywoodiano vedibile da tutti alle esigenze dello zombie movie, tanto in voga in questo momento. Il risultato sta a metà. Bello se si cercava un blockbuster fatto bene. (le scene aeree delle invasioni zombesche sono fra le migliori di sempre), deludente se, come noi, si vivrebbe di pane e zombi. Per l'amante di questo genere di film World War Z risulta essere abbastanza deludente, soprattutto per quanto riguarda i combatimenti corpo a corpo, e per la quantità di sangue versato che ovviamente rimane ai minimi storici.
Per quanto riguarda il product placement i soliti di tanti zombi movie dalle auto alle armi, ma il meglio lo da la Brad Pitt insegnando un nuovo trucco (in realtà da zombi in poi usato decine di volte): fare rumore distruggendo un distributore di Pepsi-Cola per attirare così la loro attenzione da un'altra parte.
Zombi next generation!