V/H/S 2 (Simon Barrett, Jason Eisener, Gareth Evans, Gregg Hale, Eduardo Sanchez, Timo Tjahjanto, Adam Wingard, Usa, 2013)
Dopo il successo di V/H/S, film nel quale un gruppo di balordi entrava in casa di un anziano signore trovando una serie di cassette che contenevano omicidi, snuff e ogni genere di perversione, di cui abbiamo parlato nello scorso speciale sul NIFFF - Neuchatel International Fantastic Film Festival, il gruppo di registi ci riprova e confeziona, per alcuni versi un altro piccolo gioiellino.
Questa volta la scusa è un detective con la sua assistente che stanno indagando sulla scomparsa di un giovane. Dopo essere entrati a casa sua, i due, trovano una situazione paraticamente identica a quella del primo episodio cioè stanze spoglie con decine di televisori accesi in effetto neve e centinaia di cassette sparse ovunque.
Come nel primo filmano tutto per documentare quello che vedono e, come per il primo episodio e la maggioranza dei POV, non finiranno bene.
Fra le cassette che visionano trovano il filmato di una telecamera inserita ad un uomo che ha perso la vista, che da quel momento cominci a vedere fantasmi che stranamente ce l'hanno con lui.Unici product placement nello studio oculistico con attrezzature vantage e prodotti Polymed.
Nella seconda cassetta un ciclista con una gopro, dopo aver telefonato alla ragazza con l'iphone parte per una gita nei boschi, finche non comincia un epidemia di zombi. Diventato anche lui un living dead si avventurerà con i suoi nuovi amici verso una festa di compleanno di alcuni bambini. Abbastanza geniale per il fatto di avere la soggettiva dello zombi.
Nel terzo (il più assurdo e delirante dei tre) uno strano santone dice alla sua setta che da quel momento deve partire la violenza. Da quel momento succede di tutto contro tutto e tutti omicidi, suicidi, mutilazioni, esplosioni e uno strano mostrone che esce dalla pancia di una donna.
Ultimo, forse il meno riuscito, una festa fra ragazzi nel corso di un invasione aliena.
La telecamera Canon riprende tutto anche ovviamente l fine del detective e della sua assistente e la fine del film.
Se mentre il primo V/H/S aveva ben poco di sovrannaturale e quindi era molto più angosciante, poichè i filmati rappresentavano cose "teoricamente" fattibili, in V/H/S 2 si esagera volutamente (si tona l'arrivo degli indonesiani che fanno assomigliare alcune sequenze ad un film del Ronin Team) e tutto diventa un giocattolone, uno splatterone che però mantiene una certa dose di perversione malsana.
Meglio il primo, comunque un ottimo esercizio di stile da (ri)vedere