1500, Francis Barnard si reca in Spagna alla ricerca della sorella Elisabeth (interpretata dalla regina del gotico Barbara Steele) scomparsa in circostanze misteriose dopo aver sposato Nicholas Medina (Vincent Price) figlio di un famosissimo torturatore dell'inquisizione spagnola.
Arrivato nel castello scopre che la sorella è morta poco prima ed è stata sepolta nella cripta del castello. Non credendoci molto incomincia ad indagare e così scopre un trauma avuto da Medina da bambino che aveva visto il padre torturare moglie ed amante che lo ha spinto ad essere paranoico e ad essere convinto, nonostante le rassicurazioni dell'amico dottore, di aver sepolto Elisabeth viva.
Con l'arrivo del fratello però il fantasma di Elisabeth incomincia a girare per il maniero e i due si convincono a riaprire la tomba scoprendo che effettivamente...
Forse il più bello della trilogia di Roger Corman dedicata ad Edgar Allan Poe, che come dicevamo ne I vivi e i morti rappresentano l'inizio di quello che viene considerato lo stile Corman e sceneggiato dal maestro della fantascienza Richard Matherson, il film raggiunge il suo massimo nei flashback della morte della madre e nelle scene finale nella camera delle torture che sono quasi psichedelice con l'alternanza dei colori della fotografia sulle immagini dei graffiti con i boia alternati agli ingranaggi del pendolo.
Inutile dire che non c'è il product placement