Buon giallo dalla Corea del Sud questo Fatal Intuition che mette sul piatto anche un rapporto insolito fratello-sorella (che la critica coreana riportata sul catalogo del Far East Film Festival 2016 definisce giustamente inquietante) e un omicida tanto insospettabile nella sua maschera di professionista dalle buone maniere quanto freddo nel gestire la malvagità dettatagli dagli istinti sessuali.
Il personaggio della giovane vittima, la sorella del protagonista, è libera e ingovernabile risultando in contrasto sia con le aspettative del fratello che con le pulsioni dell'omicida che, stuzzicato dalle giovani carni e dalla confidenza di lei, fa quello che un maniaco maschilista, impotente davanti all'impossibilità di possedere in altro modo la donna, spesso fa (purtroppo e in tutto il mondo non solo in Corea), diventa assassino.
L'esordiente Yoon Jun-hyung governa bene il materiale non semplice da maneggiare ed è un ulteriore esempio di come sia alta la qualità del cinema di genere coreano.
Abbondante il product placement MAXIM su scatolone di un supermercato (SUPERCOMET) in cui sono in mostra vari prodotti coreani, casco NJC, auto AVANTE NISSAN, LG, SAMSUNG (cellulari), ADIDAS.