Il Porumboiu che non ti aspetti! Il nuovo maestro del cinema minimalista, cinema sussurrato e di storie senza avvenimenti, riesce ad ottenere qualche soldo da una produzione internazionale e ti confeziona un film-omaggio al cinema di genere (una miscela di poliziesco, thriller, spionaggio, noir seguendo la strada hitchcockiana).
Nel suo film Gomera (ma il titolo internazionale è il più esplicito The whistlers richiamando il linguaggio utilizzato nel film per comunicare senza farsi capire da chi non lo conosce, in pratica parlare a distanza fischiando, metodo realmente usato dalle antiche popolazioni dell'isola di Gomera dove viene insegnato) visto al Torino Film Festival 2019, il regista romeno racconta una storia che ruota attorno ad un bottino di 30 milioni e ai personaggi che vi girano attorno (un poliziotto e un suo "amico" trafficante, la commissaria della stazione di polizia, una femme fatale, un istruttore del "linguaggio dei fischi", un boss della malavita con i suoi scagnozzi...) tutti impegnati in doppi se non tripli giochi.
Il racconto non è lineare e agisce su più piani temporali e punti di vista. Il tutto è talmente ben congeniato che è facilmente comprensibile e gustoso da seguire nonostante la complessità della trama.
Evidentemente la cinefilia di Porumboiu si è scatenata (un incontro segreto si svolge alla cineteca dove si proietta una copia in originale con sottotitoli di Sentieri selvaggi, un decisivo scontro a fuoco all'interno di un set cinematografico abbandonato, vi troviamo anche l'inserto di un vecchio film di spionaggio... romeno, la femme fatale, interpretata dall'affascinante Catrinel Marlon, si chiama Gilda...) appena ne ha avuto la possibilità e ciò ci insegna che spesso lo stile di un regista si crea in base alle circostanze economiche e "istituzionali" in cui si lavora...
Il Defender Audi domina il reparto auto del product placement anche se durante il film incontriamo anche Opel e Toyota. I computer sono Dell, i telefoni I-phone e le tv Samsung.