Nella sezione dedicata ai film coprodotti dal Film Lab e quindi esordi di autori promettenti, al Torino Film Festival 2022 abbiamo visto Runner di Marian Mathias, un racconto semplice semplice di “normale” disperazione e solitudine nel Midwest americano. Una ragazzina sommessa, un padre fanfarone e fallito che muore, un incontro con un coetaneo che può dare un minimo di speranza. Camera fissa e regia di glaciale raffinatezza (Voto 6,5). Dalla Colombia arriva il film Un varon di Fabian Hernandez, ambientato in un barrio di Bogotà dove il giovane protagonista è costretto, per sopravvivere, a dimostrare di essere uomo, duro e macho, perché se no la strada ti divora. In realtà lui vuole solo una vita normale e togliere la sorella dalla “professione” e la madre dalla galera e ha pure la lacrima facile. Costruito come fosse una docufiction, il film è interessane per come ci mostra le dinamiche che condizionano la vita nei quartieri poveri e malfamati della Colombia dove machismo e legge della giungla sprofondano i giovani nella violenza e nella droga senza prospettive di un futuro migliore (Voto 6,5). The woodcutter story è un film del poeta-regista Mikko Myllylahti ed è una black comedy “nordic style” con riferimenti al cinema di Kaurismaki (per stile narrativo) e con derive surral-mistiche che lo rendono un oggetto bizzarro ed interessante. Al protagonista ne capitano di tutti i colori ma lui imperterrito continua a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e solo così riuscirà a tirare avanti verso un futuro migliore sia questo reale o solo un illusione. Si ride e ci si stranisce. (voto 6,5)