Ruth, interpretata da Alice Lowe che è anche la regista del film, è una donna a cui è morto il marito poco dopo essere rimasta incinta.
Sola e disperata la sua vita sta andando a rotoli ma, fortunatamente, al settimo mese di gravidanza comincia a sentire il feto che le parla e la stimola a liberarsi di tutti quelli che in qualche modo le si pongono davanti o le hanno fatto del male.
Quel che segue è una serie di violentissimi omicidi e una discesa nella follia della donna che culminerà con la morte di quello che lei ritiene essere la causa di tutti i suoi mali.
Presentato nella sezione ultra movie del Neuchatel International Fantastic Film Festival, Prevenge fa parte di una curiosa tendenza vista quest'anno in più di un festival dei film donna su donna, cioè di registe che parlano di donne leggermente fuori dal comune, quando non completamente di testa.
Solo per fare un esempio per regione a questo festival si è passati dalla assassina per crisi preparto della Lowe in Inghilterra, alla assassina animalista dell'est trattata dalla Holland, alla presunta strega africana di I'm not a Witch, all'australiana torturata sia fisicamente che psicologicamente in Berlin Syndrome della Kate Shortland, alla moglie americana che si trasforma in cagna nel Bitch di Marianna Palka, alla povera Marlina che giustamente gira la sua isola indonesiana con la testa del suo aguzzino nella borsa fino alle simpatiche cannibali europee di Raw.
Tutte donne fuori dagli schemi girate da registe (fortunatamente) fuori dagli schemi, nella speranza che il 2017 non rimanga un caso isolato.
Pochissimo il product placement di prevenge. Solo Coca-Cola e McDonald's