Nutrita ed estremamente interessante la selezione di film filippini presente al FAR EAST FILM FESTIVAL 2014.

Dynamite fishing ne è un ottimo esempio; dramma sociale su sfondo politico ottimamente girato senza eccedere nel sentimentalismo che ci dà uno spaccato della società rurale filippina, della politica corrotta e delle famiglie operaie e contadine in difficoltà economica.

La 'pesca con la dinamite', di cui al titolo, si riferisce al metodo utilizzato dalle diverse fazioni politiche per neutralizzare il voto dei sostenitori delle parti avverse comprandone l'impossibilità a recarsi a votare, e quindi di dare il loro sostegno all'avversario, dando denaro in cambio di un marchio di inchiostro su un dito del potenziale elettore. Infatti per impedire che un elettore si rechi a votare più di una volta, la legge filippina prevede dopo che è stato inserito il voto nelle urne venga inchiostrato un dito del votante per riconoscerlo in caso si presentasse una seconda volta.

Il protagonista è un ragazzo succube del padre, un vecchio e potente intrallazzone locale che è incaricato di far propaganda elettorale utilizzando il più bieco clientelismo. Il giovane aiuta il padre nella sua propaganda ed è incaricato anche di evitare il 'dynamite fishing' tra le fila dei sostenitori del suo partito.

Il ragazzo piuttosto ingenuo non si accorge del livello di corruzione e di violenza che questi metodi politici nascondono dietro la faccia bonaria e amichevole di candidati, segretari e galoppini vari. Egli anzi porta anche avanti una storia d'amore con una ragazza figlia di un sostenitore del candidato avversario trovandolo del tutto naturale e non capendo come possa essere pericoloso giocare al Romeo e Giulietta nel mondo reale.