Il robot Rozzum 7134 precipita su una scogliera con giungla annessa. Attivato dagli animali incomincia ad ambientarsi imparando anche la lingua della fauna.
Le cose non sono certo semplici all'inizio quando, grazie alla spinta di un orso, precipita su un nido di oche uccidendo tutti tranne un uovo contenente una piccola oca che grazie all'imprinting pensa che il robot sia la sua mamma.
A questo punto, con l'aiuto della volpe Fink, che ha promesso di non mangiare il piccolo, sarà costretto ad insegnare a Brightbill a volare per poter seguire le altre oche, che non lo riconoscono, durante la migrazione.
Tratto del primo dei tre libri illustrati su Rozzum di Peter Brown, il film contiene tutto. L'amicizia, la solidarietà, la crescita, la capacità di farsi accettare sia da parte del robot che del piccolo Brightbill, e anche l'azione quando arrivano i colleghi (ora nemici) di Roz.
Fatto volutamente con una CGI che sembra sfuocata e quasi dipinta per renderlo in un certo senso più artistico e naturale. Ovviamente nessun product placement presente ma la volpe Fink, anche grazie ai colori e la tecnica usata ha una somiglianza spaventosa con Crash Bandicot e per tutta la durata del film mi ha fatto venir voglia di rigiocare al videogioco.